Storia dei Grani antichi siciliani
I Grani antichi siciliani costituiscono un patrimonio prezioso del territorio siciliano, una ricchezza riscoperta negli ultimi anni. Sin dai tempi più antichi la Sicilia è stata considerata il ” Granaio d’Italia.
Celebre è il detto di Catone il Censore che definiva la Sicilia ” Il granaio della Repubblica, la nutrice al cui seno il popolo romano si è nutrito ”. Il clima, il sole e le caratteristiche del terreno rendono, infatti, l’isola un luogo ideale per la coltivazione del grano. In Sicilia sono stati catalogate ben 52 varietà autoctone di grani duri (su 291 specie italiane). Si tratta di varietà molto coltivate e molto consumate fino alla prima metà del Novecento. Intorno agli anni 70 accade qualcosa che rischia di distruggere le varietà cerealicole dell’isola. Si diffondono moderni grani di uso industriale più facilmente coltivabili, in grado di dare più resa e di sopportare una coltivazione intensiva e una produzione industriale. Ma oggi, grazie alla tenacia e al lavoro di agricoltori, consorzi e centri di ricerca questa millenaria ricchezza è tornata alla luce. I Grani antichi siciliani stanno riscoprendo una nuova vita.