Le varietà più note di grani antichi
Timilia, Maiorca, Russello, Perciasacchi, Bidì, Margherito, Biancolilla.
Timilia si coltiva nell’entroterra siciliano, nelle vallate del fiume Salso Imera meridionale. Con la sua farina si prepara pasta secca artigianale e pane a lievitazione naturale e in particolare il Pane nero di Castelvetrano. Dal 2010 si usa anche per la produzione di birra artigianale siciliana.
Maiorca è un tipo di grano tenero a chicco bianco, a maturazione veloce, da secoli coltivato in Sicilia soprattutto in terreni aridi e marginali . Da sempre è stato considerato come il sinonimo del grano tenero siciliano e la sua farina sinonimo di farina per dolci. Infatti nelle ricette dei dolci siciliani anticamente si parlava esclusivamente di farina di Maiorca.
Russello è nato quasi per caso, nelle antiche terre della provincia di Ragusa, come una esigenza da parte dei contadini di trovare una seme in grado di ambientarsi viste le avversità del territorio. Oggi è coltivato in Sicilia per essere prevalentemente destinato alla produzione di farine per la produzione del pane locale. Queste farine consentono la produzione di pane mediamente poroso (alveoli) e con un elevato indice di rosso (colorazione della crosta), tipico del pane a pasta dura. I pani prodotti con questa farina sono leggermente profumati di erbe.
Perciasacchi E’ una varietà antichissima di grano, il Farro Lungo Siciliano, coltivato un tempo in tutta la Sicilia, ora diffuso limitatamente in alcune aree dell’isola. E’ chiamato Perciasacchi perché il suo culmine è così appuntito da bucare i sacchi di grano che lo contengono. Si distingue per l’altezza della spiga superiore agli altri grani, circa 180 cm, e per un elevato contenuto proteico.
Bidi’, Margherito e Biancolilla.